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Tra le detrazioni fiscali per lavori edili sul patrimonio edilizio esistente, quella detta sismabonus è destinata agli interventi di adeguamento antisismico.

Un intervento di adeguamento antisismico consiste nel portare un edificio esistente allo stesso livello di sicurezza richiesto dalle Norme Tecniche per le Costruzioni ai nuovi edifici.

é possibile distinguere due differenti tipologie di interventi di adeguamento antisismico:

  • Quelli volti a incrementare la capacità di resistenza, come la realizzazione di setti in cemento armato, controventi in acciaio, incamiciature (in c.a. o acciaio) a pilastri o pareti, placcature e fasciature in materiali fibrorinforzati;
  • Quelli volti a ridurre la domanda, ovvero l’impatto del sisma sulle strutture dell’edificio, come controventi dissipativi o sistemi di isolamento sismico applicati alla base dell’edificio.

Questo tipo di intervento è purtroppo nella gran parte dei casi facoltativo per i proprietari di immobili, mentre è obbligatorio solo in caso di:
     • sopraelevazione
     • ampliamento mediante opere strutturalmente connesse
     • variazioni strutturali di classe o destinazione d’uso.

In cosa consiste il Sismabonus?

Gli incentivi fiscali per l’adeguamento antisismico nel corso degli anni hanno avuto differenti evoluzioni e a seguito dei terremoti del 2016 hanno subito grosse modifiche.

In quel periodo erano presenti due agevolazioni per chi effettuava lavori di adeguamento sismico:

  • La detrazione 50% applicabile in tutta Italia;
  • La detrazione 65% applicabile solo in zona sismica 1 o 2.

Le misure di adeguamento antisismico rientrano infatti tra gli interventi di manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia o restauro, per cui sono sempre agevolabili con la detrazione 50%.
L’unico limite di queste detrazioni era che riguardavano soltanto il patrimonio edilizio abitativo.

Dal primo gennaio 2017 gli incentivi sono poi variati dal 50% all’85%, in base al miglioramento raggiunto dagli edifici con gli interventi di adeguamento.

Gli interventi devono essere realizzati nelle zone 1, 2 e 3 entro il 31 dicembre 2021. Il tetto massimo di spesa è di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare e la detrazione si ripartisce in 5 rate annuali di pari importo.

Se siete quindi interessati all’adeguamento antisismico della vostra abitazione o della vostra azienda, non esitate a contattarci cliccando qui!