Il restauro conservativo è un processo che riguarda le attività che mirano alla conservazione di edifici storici, restituendogli una valorizzazione artistica grazie a specifici interventi di risanamento. Intervenire sui beni di valore storico può significare apportare modifiche su muri portanti, scale e solai a patto che non si vada ad intaccare l’involucro esterno.
Il restauro di muri storici è molto importante ecco perché Top Edilizia Service vuole consigliarvi alcune importanti informazioni su come fare.
Restauro muri storici: quando e perché
Molto spesso le murature storiche vanno incontro ad un processo di degrado generato da agenti atmosferici ed umidità: al fine di recuperarne l’estetica e apportare un reale miglioramento, è bene riconoscere le cause dei dissesti strutturali, di eventuali fenomeni chimico-fisici riducendo inoltre gli specifici effetti negativi dati dall’umidità.
Le tecniche utilizzate per il restauro monumentale possono essere diverse a seconda della problematica da risanare:
- gli interventi di iniezioni di boiacche di consolidamento, prive di interazioni chimiche con eventuali solfati e calci magnesiache, sono atte a riaggregare la muratura decoesa;
- per risolvere il problema dell’umidità sono previsti interventi di deumidificazione della muratura con intonaci ad alte prestazioni;
- nel restauro storico esistono speciali trattamenti altamente performanti di idrofobizzazione invisibile trasparenti con l’utilizzo di prodotti ad alta penetrazione a base di acqua che non alterano la permeabilità al vapore delle strutture.
La scelta dei materiali
Il restauro richiede il coinvolgimento di competenze diverse, come quella dell’ingegnere, dell’architetto, dello storico dell’arte e del chimico esperto in materiali. Sono proprio questi ultimi a garantire la buona riuscita dell’intervento, soprattutto in presenza di superfici di pregio o decorate, attraverso la scelta di materiali compatibili che assicurino una migliore adesione possibile, una stabilità dimensionale nel tempo oltre che una compatibilità chimica.
In particolare le malte di restauro devono possedere basse percentuali di sali solubili in acqua e lo stesso colore del materiale originale, senza compromettere l’aspetto della superficie trattata. Nel restauro vengono escluse le malte cementizie poiché molto ricche di sali solubili mentre sono da prediligere materie prime tradizionali (calce aerea e calce idraulica naturale).
Oggi sono stati commercializzati molteplici prodotti appositamente creati per il recupero e la manutenzione di edifici storici: il grassello per la finitura superficiale di intonaci, la malta specifica per la ristilatura dei giunti delle murature a base di calce idraulica naturale e gli intonaci colorati in pasta, indicati per il rivestimento delle facciate tipiche dell’architettura artistica.
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