Stai pensando di ristrutturare casa? Ecco qual è il periodo migliore per iniziare i lavori. Una pratica guida per tutti.
La ristrutturazione di un’abitazione richiede tempo e per tale motivo è molto importante valutare quale possa essere il periodo migliore per facilitarne i lavori.
Generalmente i periodi più caldi, con assenza di pioggia, possono essere i migliori proprio perché permettono di poter eseguire i lavori anche all’aperto. Non solo: anche per la preparazione della malta e del calcestruzzo e lo spostamento dei mobili, è necessario che non vi sia un freddo eccessivo o cattivo tempo.
Il periodo nel quale avvengono più ristrutturazioni va solitamente da aprile a giugno, soprattutto per assicurare, ai proprietari di casa, di potersi godere la nuova casa nella stagione estiva.
I mesi estivi sono altamente sconsigliati anche per non mettere a rischio la salute dei lavoratori e per non rallentare gli interventi previsti. Alcuni lavori specifici però richiedono addirittura alte temperature per “sigillarsi”.
L’importanza della burocrazia nella ristrutturazione
Ristrutturare o rinnovare un’abitazione per renderla migliore, comprende una serie di aspetti da considerare. Oltre alla scelta dei materiali da utilizzare, sanitari, infissi, cucina, è fondamentale assicurarsi che tutte le pratiche burocratiche necessarie vengano svolte correttamente. Esiste un preciso iter burocratico per ogni tipologia di opera da realizzare che includa la normativa urbanistico-edilizia nazionale e la normativa regionale e comunale, utili per stabilire e specificare quale pratica edilizia serva.
Differenze tra ristrutturazione e manutenzione straordinaria ed ordinaria
Molto spesso la ristrutturazione si confonde con la manutenzione straordinaria (e ordinaria): benchè vengano considerati due interventi edilizi volti a migliorare lo stato e la funzionalità di un edificio, in realtà si tratta di due pratiche differenti.
Nello specifico le opere di manutenzione straordinaria si impegnano di rinnovare e sostituire parti strutturali del locale, realizzando ed integrando servizi igienico-sanitari a patto che non modifichino la volumetria complessiva dello stabile.
La manutenzione ordinaria invece è rivolta agli interventi edilizi che s’interessano di rinnovare, riparare e sostituire le finiture degli edifici.
Infine per ristrutturazione edilizia s’intende l’insieme di lavori che comprendono la sostituzione, l’eliminazione o il ripristino di alcuni elementi costitutivi dell’edificio e l’inserimento di elementi nuovi ed impianti.