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l soppalco è un piano di calpestio sopraelevato rispetto al livello del pavimento che si ottiene inserendo un setto orizzontale portante in modo da ricavare due ambienti all’interno di uno stesso vano.

Nell’articolo di oggi TopEdilizia Service ci darà tutte le informazioni da sapere prima di costruire un soppalco.

Perché realizzare un soppalco

Montare un soppalco rende più spazioso l’ambiente abitativo e permette di sfruttare tutto lo spazio a disposizione.

Scegliere di realizzare e costruire un soppalco nella propria abitazione è la soluzione giusta per chi vuole sfruttare tutti gli spazi a disposizione del proprio appartamento.

Soppalco, i materiali

Esistono diverse soluzioni per realizzare il soppalco, ecco i più comuni:

  • legno: economico, leggero, accogliente e caldo è veloce da realizzare ma da meno senso di stabilità a causa delle vibrazioni e risulta rumoroso perché scricchiola.
  • Muratura: decisamente più costoso del precedente, ha anche dei tempi di realizzazione più lunghi, garantisce una struttura più solida ma potrebbe essere non adatto a tutte le strutture della casa.
  • Metallo: leggero, resistente e con montaggio e posa sono facili.
  • Vetro: ideale per strutture di design, prevede l’applicazione di lastre di vetro stratificato e calpestabile a strutture portanti in legno o in metallo.

Le normative

Occorre tenere presente che non sempre la normativa vigente consente la realizzazione di un soppalco. I regolamenti edilizi, infatti, sono abbastanza restrittivi in quanto in primo piano c’è sempre la salubrità degli ambienti e l’effettiva agibilità/abitabilità del piano.

Infatti, per ogni tipologia che si intende costruire o installare vanno viste alcune norme igieniche ed edilizie.

La normativa prevede una differenza da fare è se si tratta di un soppalco abitabile o non abitabile.
Se si volesse progettare e costruirne uno abitabile, qualora l’ampliamento sia consentito dagli standard urbanistici previsti nel Piano Regolatore Generale del comune di competenza, occorre rispettare i parametri di altezza minima interna utile fissata in 2,70 ml. riducibili a 2,40 ml. per i disimpegni, ripostigli, bagni e corridoi.

Quando le altezze minime sono al di sotto dei parametri visti in precedenza, il soppalco non è abitabile (basso) ma può essere utilizzato come disimpegno o ripostiglio.

Uno dei vincoli solitamente contenuti nei regolamenti edilizi comunali REC riguarda l’ampiezza della superficie soppalcabile: generalmente espressa in percentuale della superficie totale, che non può in ogni caso essere coperta totalmente.

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